Francesca Checchi

Scultura/Suono
legno, ferro, meccanismo di rotazione, gocce di cristallo, nylon, lampadina 20w


'E nei suoi sogni ora appaiono città leggere come aquiloni, 
città trasformate come pizzi,
città trasparenti come zanzariere,
città nervatura di foglia,

città linea della mano,
città filigrana da vedere attraverso il loro opaco e fittizio spessore.’

(da ‘Le città invisibili’ di Italo Calvino)

Dalla struttura auto illuminata, pendono dei cristalli diversi per forma e dimensioni, che riflettono sulle pareti forme e colori, descrivendo con il loro movimento indotto, traiettorie continuamente mutevoli. Il ruotare continuo della struttura è accompagnato dal sonoro: una melodia di orchestrina, con moto crescendo, che ci riporta alle giostre dell’infanzia.